L’Oasi delle Cesine è una riserva situata nella provincia di Lecce, nel comune più a est di tutto il nostro amato stivale. Un piccolo comune chiamato Vernole, caratterizzato dalla depressione carsica della Valle della Cupa che ospita una riserva di 348 ettari protetti e gestiti dal WWF.
A pochi Km dalle Oasi delle Cesine, esiste il Residence CampoVerde, immerso in una grandissima pineta, dispone di appartamenti monolocali, bilocali, trilocali e duplex. Per chi vuol vivere un soggiorno all’insegna del relax, rappresenta la soluzione migliore.
Il comune di Vernole si distingue per il suo paesaggio ricco di storia e cultura: i borghi cittadini sono tipicamente medievali, ricchi di castelli e fortezze. Tra i tanti spicca il castello di Acaya, cosi denominato perché fatto costruire nel Cinquecento da un architetto militare chiamato appunto GianGiacomo dell’Acaya.
Torri e bastioni circondano una veduta tra le più emozionanti: il verde la fa da padrona, ma tra le orchidee spontanee e la sedanina d’acqua, ecco che sorgono fieri della loro storia i menhir e i frantoi apogei, le masserie e i palmenti.
Oltre i Comuni delle Terre di Acaya e Roca, dirigendosi verso la costa, ecco estendersi maestosa l’Oasi naturale delle Cesine.
Terra di paludi e lagune, fu bonificata nell’Ottocento per consentire ai poveri contadini della zona di poter sfruttare quel terreno malsano. Divenne quindi un’area coltivabile in cui i corsi d’acqua furono incanalati in modo da consentire il giusto apporto dell’acqua; il tutto grazie alla costruzione di numerosi pozzi che avevano il compito di raccogliere l’acqua che garantisse le scorte in caso di necessità.
I canali artificiali creati nell’Ottocento, oggi hanno assunto un carattere assolutamente naturale, grazie alla fauna che è cresciuta rigogliosa e spontanea.
Le Oasi delle Cesine ospitano infatti una vegetazione tipica della zona del sud e della macchia mediterranea come il ginepro, la violacciocca di mare e l’iris giallo; ma caratteristiche sono le rare orchidee spontanee. Infatti, in queste zone le orchidacee crescono spontaneamente: ne sono state censite una ventina di specie, tutte protette e monitorate da una convenzione internazionale chiamata CITES.
La Riserva, chiamata delle Cesine forse a causa della sua origine di terra malsana e incolta (pare derivi dal latino “seges” che significa appunto zona abbandonata e incolta) ospita oggi un mix di habitat tra i più affascinanti.
Immaginate una distesa di orchidee di diverso colore e specie, un tappeto tempestato di diamanti rosa, gialli e cremisi. Nel silenzio della brughiera un alito di vento scatena uno spettacolo di colori: migliaia di farfalle dalle ali multicolori spiccano il volo per andare a curiosare poco più in là, dove i cipressi e i pini si ergono con le loro fronde verdi.
Questo è lo spettacolo delle Oasi delle Cesine: un pullulare di colori e profumi che paralizzano lo spettatore che nel percorrere i sentieri, può godere di tutte queste meravigliose sensazioni che solo la natura può dare.
Al termine di ogni cammino, ci si ritrova poi presso dei capanni di legno: sono gli osservatori che si affacciano sui pantani, e che servono agli operatori per un monitoraggio tempestivo ed efficiente di tutta l’area protetta.